I CEREALI: quali sono e come si preparano
Non tutti sanno i vari tipi di cereali presenti in natura e come possiamo utilizzarli per variare i nostri piatti. Cerchiamo di fare chiarezza. Innanzitutto per cereali si intendono tutte le piante erbacee della famiglia delle Graminacee, dalle quali si possono ricavare anche farine.
I cereali sono la fonte principale di carboidrati complessi della nostra alimentazione e quindi andrebbero consumati quotidianamente ben distribuiti durante la giornata alimentare per fornire la giusta energia al nostro corpo. Se integrali sono anche buona fonte di fibre, sali minerali e vitamine (ma sulle differenze tra cereali integrali e raffinati ci torneremo prossimamente in un altro articolo).
Si distinguono in cereali maggiori e cereali minori solo in base al loro maggiore o minore consumo commerciale. I cerali maggiori sono quelli più venduti come mail, frumento e riso, mentre i cereali minori sono quelli meno diffusi come orzo, farro, segale, avena, sorgo, ecc.
Esistono, infine, i pseudocereali, ossia piante che vengono usate esattamente come i cereali, ma non rientrano tra le graminacee: come il grano saraceno, la quinoa e l’amaranto.
I CEREALI QUALI SONO
Vediamo da vicino tutti i tipi di cereali, mettendo in evidenza anche un’altra importante distinzione: quelli che contengono glutine e quelli che non lo contengono.
I cereali con glutine sono:
- Frumento
- Kamut
- Farro
- Segale
- Orzo
- Freekeh o grano verde
Ma sono diversi anche i cereali senza glutine! I principali (compresi i pseudocereali) sono:
- Riso
- Mais
- Miglio (miglio rosso, miglio kodo)
- Avena
- Teff
- Sorgo
- Grano saraceno
- Quinoa
- Amaranto
- Riso selvaggio
Il termine “pseudocereali” comprende un gruppo di piante i cui frutti sono dei chicchi simili a quelli prodotti dalle graminacee (i “veri cereali”) con una grande somiglianza nutrizionale. È praticamente possibile fare con questi chicchi tutto quello che si può fare con i cereali tradizionali.
Tutti si possono consumare lessati in acqua, scolati e poi conditi con i più svariati sughi a base di verdure e legumi, oppure in forma di ”risotto” (che diventerà orzotto, farrotto, ecc. a seconda del cereale usato). Ma vediamo meglio di seguito come cucinare i cereali.
AMMOLLO PREVENTIVO
Alcuni cereali vanno preventivamente ammollati, per poter procedere alla cottura in modo più efficace, ma sono pochi. Dopo l’ammollo, l’acqua di ammollo va eliminata e vanno lavati sotto acqua corrente. Il lavaggio è bene effettuarlo per tutti i cereali in chicco, anche quelli da non ammollare.
COTTURA A PENTOLA CHIUSA AD ASSORBIMENTO
Questo tipo di cottura è molto comodo ed efficiente: i cereali assorbono tutta l’acqua, anziché essere scolati (come si fa per il risotto), così non si perde alcuna sostanza nutritiva e anche il sapore è più ricco. Anziché procedere come per il tradizionale risotto aggiungendo un po’ alla volta il brodo vegetale o l’acqua e mescolando spesso, la cottura a pentola chiusa fa risparmiare tempo, perché si versa fin dall’inizio tutta l’acqua o il brodo che serve e si lascia la pentola sul fuoco senza dover mescolare.
Si procede in questo modo:
• se il risotto (o orzotto, ecc.) è realizzato con altri ingredienti (verdure, piselli, ecc.) allora si fa prima cuocere l’ingrediente, poi si aggiunge il cereale, si fa rosolare per 1-2 minuti a fiamma vivace per farlo insaporire;
• se invece non ci sono altri ingredienti ma si vuole solo cucinare i chicchi, questa prima fase consiste solo nel tostare i chicchi con un po’ di olio di oliva a fiamma vivace, ma è opzionale;
• si versa una quantità di acqua salata o brodo vegetale, bollente o molto calda, seguendo lo schema della tabella;
• appena riprende il bollore, si regola il fuoco bassissimo (la fiamma deve essere appena accennata) e si copre la pentola; un’eccezione è il cous-cous: in questo caso si spegne subito appena versata l’acqua e si copre;
• si lascia cuocere per i minuti indicati nella tabella;
• si spegne e si lascia riposare 5 minuti;
• si mescola con un cucchiaio di legno e si aggiunge olio d’oliva a piacere e altri condimenti (verdure, legumi, frutta secca, ecc.) se non erano presenti fin dall’inizio; nel caso del cous-cous, invece, prima si sgrana con una forchetta e solo dopo si mescola ai condimenti. In questa maniera otteniamo piatti sani, molto gustosi e sempre diversi, variando il cereale e il condimento.
TEMPI DI COTTURA DI CEREALI E PSEUDO-CEREALI
La cottura deve avvenire a pentola coperta e fuoco bassissimo (tranne dove diversamente indicato), senza mescolare. La quantità d’acqua o brodo vegetale non si misura in grammi, ma in volume rispetto al volume del cereale: per esempio, se si cuoce un bicchiere di riso semintegrale l’acqua da utilizzare sarà 2 volte tale volume, quindi 2 bicchieri.
Nella tabella sottostante sono riportati per i diversi cereali: necessità di ammollo, rapporto acqua- cereale da usare e tempo medio di cottura per assorbimento (salvo diverse indicazioni riportate nella confezione del cereale)
Cereale
Ammollo
Volume d’acqua
Tempo in minuti
Amaranto
No
x 2
25
Avena
Facoltativo, 12 ore
x 2
60
Bulgur
No
x 2
15-20
Cous-cous
No
x 1
5-6, a fuoco spento
Cous-cous integrale
No
x 1
10-12, a fuoco spento
Farro perlato
No
x 2
30
Farro decorticato
6-12 ore
x 2
60
Grano duro
6-12 ore
x 3
60
Grano tenero
Facoltativo, 8 ore
x 3
50
Grano saraceno
No
x 1,5
15
Kamut
12 ore
x 3
60
Miglio
No
x 3
20
Orzo perlato
No
x 2,5
40
Orzo decorticato
8 ore
x 2
60
Quinoa
No
x 1,5
20
Riso bianco
No
x 1,5
15
Riso semi-integrale
No
x 2
20-25
Riso integrale
No
x 3
50
Segale
12 ore
x 2
60
Sorgo
No
x 2
30
Teff
No
x 2
15