Da dove nasce la mia passione per la nutrizione?

Sono Annalisa Prevarin, dietista , tecnologa alimentare e mamma. Desidero condividere alcuni momenti della mia vita per spiegare come mi sono appassionata alla nutrizione. 

In età adolescenziale ho subito un brutto incidente stradale . Allo stesso tempo ho ricevuto l’indicazione medica di non poter più giocare a pallacanestro, sport che amavo più di ogni cosa! Da qui ho perso la voglia di esistere o forse di combattere e sono caduta in anoressia. Fortunatamente e, soprattutto, grazie alla mia Grande Famiglia, in un breve periodo e senza ricoveri, mi sono ripresa. A ncora oggi mi porto alcune conseguenze fisiche delle scorrette scelte alimentari fatte in quel periodo. Il superamento di queste difficoltà mi ha resa più forte e più consapevole. Amo aiutare gli altri a trovare la via del giusto equilibrio alimentare per il benessere fisico e mentale. Sulla spinta del  desiderio di rinascita e di riscatto  ho iniziato la meravigliosa strada nell’ambito della nutrizione. 

Il mio percorso di studi

Mi sono laureata nel 2007 a Udine in Scienze e tecnologie alimentari con laurea magistrale in Controllo e Gestione della qualità dei prodotti alimentari . La mia tesi aveva come obiettivo la valutazione dei contaminanti presenti in alcuni integratori alimentari disponibili in commercio. L’ho conseguita in collaborazione con la Prima Squadra della Benetton Basket e con l’azienda  di New Syform srl . Tale laurea mi ha permesso di approfondire l’alimento a 360 gradi : dal punto di vista fisico, chimico, microbiologico, tecnologico e analitico. In seguito, ho sentito il desiderio di comprendere meglio gli effetti degli alimenti sulla salute umana, tu ttavia mi mancavano ancora la cura e il contatto con le persone. Quindi, nel 2010, mi sono laureata a Padova in Dietistica. La tesi aveva come argomento la malnutrizione pediatrica, e ha ricevuto il premio di miglior tesi  Andid  2010 .

Il mio lavoro

Per diversi anni ho collaborato con il reparto di diabetologia e malattie del metabolismo dell’Azienda Ospedaliera di Padova . Qui  ho potuto imparare da due maestre: la  diabetologa dott.ssa Daniela Bruttomesso e la dietista Carmen Capparotto . Mi hanno fatto conoscere ed amare il trattamento del diabete mellito consentendomi di acquisire una grande competenza a riguardo. 

Contemporaneamente e fino alla nascita del mio bimbo, ho insegnato Scienze degli Alimenti e Merceologia presso l’ Istituto Alberghiero Lepido Rocco . Tale esp erienza m i ha consentito di lavorare con ottimi chef, pertanto tradurre nella pratica i principi del mangiar sano.

Attualmente (dal 2010) opero in libera professione . R icevo i pazienti per consulenze nutrizionali e programmi personalizzati presso gli studi illustrati  qui . Insegno Scienze degli Alimenti presso l’ Università della Terza Età del Portogruarese .

Collaboro all’elaborazione di menù equilibrati con aziende di ristorazione collettiva .

Le mie referenze

La figura del dietista

I l dietista è un professionista specializzato, che si occupa di promuovere e curare l’alimentazione, soprattutto in situazioni fisiologiche e patologicheHa il compito di:

  • elaborare piani dietetici terapeutici personalizzati (su prescrizione medica attestante la diagnosi);
  • creare menù per gruppi di sani o malati (ristorazione collettiva per mense e comunità);
  • progettare la realizzazione di attività didattiche, educative e informative

Per maggiori informazioni si faccia riferimento al sito dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID)  e al seguente documento .

La figura del tecnologo alimentare

Il Tecnologo Alimentare (TA), regolarmente iscritto all’Ordine, riveste ufficialmente il ruolo di professionista abilitato ad esprimere competenze e pareri di tipo tecnico, legislativo e gestionale nel settore agro-alimentare. Il TA è esperto della qualità, della sicurezza e della sostenibilità . La figura del TA si inserisce nelle diverse filiere produttive al fine di gestire la complessità dei sistemi agro-alimentari . Rientra nelle sue responsabilità: 

  1. la conduzione e il controllo dei processi di trasformazione, 
  2. la progettazione di nuovi alimenti,
  3. analisi degli aspetti economici, socio-culturali e ambientali della filiera.

Per chi desidera maggiori informazioni riporto il sito dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari  e al seguente documento .